sabato 8 dicembre 2012

Scuola 1 - I compiti per casa dell'insegnante

Inizio una serie di articoli che dovrebbero contribuire a spiegare a tutti cos'é la scuola, a che serve e come funziona.
La motivazione principale che mi ha spinto a scrivere è aiutare allievi e genitori a comprendere questioni molto vive in questo periodo:
  • perché la scuola è in sciopero?
  • perché, nonostante tutte le riforme, si dice che la scuola non funziona?
  • perché gli insegnanti lavorano meno della metà di tutti gli altri?
e altre ancora.

Cominciamo con l'ultima domanda dell'elenco e vediamo cosa fanno gli insegnanti al di là delle 18 ore.
  
I compiti per casa dell'insegnante


Nel seguito si fa particolare riferimento ad insegnanti della scuola secondaria di secondo grado (ex scuola superiore), ma tantissime attività valgono anche per gli insegnanti di scuola secondaria di primo grado (scuole medie) e molte anche per la scuola primaria (ex elementari).

LE ATTIVITA’ NON NOTE A TUTTI (e comprese nello stipendio delle 18 ore)




  1. spostamento tra le varie scuole a spese proprie;
  2. le 18 ore di insegnamento non sono continue, ci sono delle interruzioni (non pagate) tra le ore e comunque le 18 ore devono essere distribuite su almeno 5 giorni;
  3. se la scuola svolge lezioni di durata inferiore ai 60 minuti, gli insegnanti devono comunque recuperare i minuti non svolti con lezioni aggiuntive (e altri "buchi" non pagati tra una lezione e l'altra);
  4. l’insegnante deve preparare le lezioni (anche di tipo interattivo e multimediale), correggere i compiti, dare una valutazione complessiva di quanto svolto da ogni studente (*) e prepararsi per riunioni, Consigli di classe e scrutini intermedi e finali;
  5. quasi tutti  gli insegnanti devono svolgere una grande quantità di lavoro burocratico compresa l’attività di segretario per la preparazione dei verbali delle riunioni, il documento del 15 maggio per le classi quinte, i piani di lavoro per la programmazione delle classi, ecc.;
  6. nelle 18 ore un buon insegnante è al 100% cioè dà il massimo delle sue possibilità, deve spiegare o ascoltare senza distrarsi e controllando contemporaneamente anche più di 30 bambini o adolescenti (*) senza la possibilità di sanzionare immediatamente comportamenti scorretti pur essendo il loro responsabile ed educatore (le note sul registro ormai non contano molto);
  7. è già prevista per legge la possibilità di lavorare 24 ore con un aumento dello stipendio, ma 24 ore è il massimo ammissibile proprio perché è difficile da raggiungere e mantenersi efficaci ed efficienti;
  8. sorveglianza all’ingresso (5 minuti sono obbligatori per norma) e all’uscita da scuola;
  9. in realtà alle ore precedenti va sommata quanto serve per i contatti/comunicazioni/ricevimenti dei genitori (tra gli adempimenti obbligatori dell’insegnante sono previsiti i rapporti individuali con le famiglie);
  10. inoltre ci sono Consigli di Classe, Scrutini, Collegi dei Docenti, Riunioni per materia, Riunioni di dipartimento, e incontri per gestire Diversamente Abili (DA), allievi soggetti a disturbi specifici dell’apprendimento (DSA) o stranieri (*) con conseguente notevole incremento della burocrazia e altre riunioni che si svolgono al pomeriggio per progetti, gestione dei laboratori, preparazione delle Unità Didattiche di Apprendimento, progettazione e ricerca fondi per attività educative e formative alternative, ecc.;
  11. interventi didattici specifici e mirati per DA, DSA e stranieri;
  12. i tempi vuoti, tra una riunione e l’altra o tra orario del mattino e riunioni sono tutti a carico dei docenti, non ci sono mense, buoni pasto o agevolazioni sui trasporti;
  13. varie attività come i progetti e le visite vanno documentate con articoli, foto e filmati, e possibilmente pubblicizzate nel sito della scuola, sui giornali e giornalini interni e nell’annuario della scuola, ma soprattutto vanno redatte relazioni e contabilità di dettaglio delle ore svolte da coordinatore/ promotore e dai colleghi;
  14. non ci sono premi di produttività (come per gli altri statali), né quattordicesime, quindicesime e sedicesime e forse, dal 2013 nemmeno tredicesime;
  15. non ci sono possibilità di carriera ovvero si può solo cercare di diventare Dirigenti Scolastici;
  16. la variazione della sede o delle sedi di lavoro non è remunerata (ora avviene solo all'interno della provincia di assegnazione, un tempo avveniva su tutto il territorio italiano);
  17. la docenza a tempo indeterminato si ottiene quasi sempre dopo svariati anni di varie forme di precariato anche con modalità inammissibili nel privato (assunzione il 1° settembre e licenziamento il 30 giugno e ciò si può ripetere per un numero illimitato di anni);
  18. si lavora sei giorni su sette (esiste tradizionalmente un giorno “libero”, ma non è garantito dalla legge e non è veramente libero in quanto viene interrotto dalle riunioni pomeridiane che possono durare anche fino alle 24);
  19. il lavoro straordinario, quello serale o notturno (alle serali si fa lezione fino alle 23 circa) non è maggiormente remunerato;
  20. non esiste nemmeno un giorno di ferie durante i giorni di scuola (per assentarsi occorre farsi sostituire a proprie spese dai colleghi, ma non sempre è possibile);
  21. durante le assenze per malattia lo stipendio viene decurtato (legge Brunetta);
  22. durante la malattia l’orario di reperibilità è più esteso rispetto agli altri lavoratori;
  23. se durante le ferie, ci si ammala, i giorni persi non vengono recuperati;
  24. tra le malattie professionali (il 64% dei docenti inidonei presentano una diagnosi psichiatrica, mentre “solamente” il 17% fa registrare una patologia alle corde vocali) solo le patologie delle corde vocali erano riconosciute (vedi http://burnout.orizzontescuola.it);
  25. i corsi obbligatori vengono organizzati fuori dall’orario di servizio;
  26. l’aggiornamento avviene quasi sempre a proprie spese! (con rarissime eccezioni)
  27. acquisto di materiali per il proprio lavoro (tute, camici, computer, accesso internet, quaderni, calcolatrici, cancelleria, ecc.) completamente a proprie spese!
  28. a scuola gli insegnanti sono responsabili penalmente e civilmente degli allievi, lo stesso avviene durante le gite, conferenze, rappresentazioni teatrali, cinema, ecc. senza alcuna indennità e con responsabilità fino a 24 ore al giorno;
  29. correzione prove Invalsi;
  30. richiesta, consultazione ed adozione dei libri di testo (obbligatori per ogni materia!);
  31. richieste di acquisto dei materiali a fini didattici e laboratoriali (che spesso si preferisce acquistare personalmente perché molto più rapido);
  32. riunioni e collaborazioni varie tra i colleghi della stessa classe;
  33. assistenza durante le elezioni dei rappresentanti dei genitori e degli studenti e interventi durante le Assemblee di Istituto e di classe;
  34. controllo e giustificazione delle assenze spesso garantendo la coerenza di almeno tre diverse registrazioni: libretto personale dell’allievo, registro personale dell’insegnante e registro di classe;
  35. a differenza di quanto avviene in altri Paesi non ci sono riduzioni per cinema, teatro, musei, ecc.;
  36. tantissime altre piccole attività.

Beffa: gli insegnanti della categoria universitaria sono pagati (approssimativamente) il triplo e non hanno vincoli sul numero minimo di ore di lezione da svolgere!



ATTIVITA’ NON NOTE A TUTTI, MA A PAGAMENTO
Le seguenti attività dovrebbero essere pagate normalmente 17.5 €/ora (lordi) cifra che raddoppia sole se svolte assieme agli allievi, ma a volte vengono pagate in maniera forfettaria o addirittura non pagate (fonte: internet, vari siti)

  • funzioni strumentali (continuità scolastica, orientamento, collaboratori del "preside", gestione sito web e reti di PC, orario, valutazione nuovi insegnanti, ... , ...);
  • coordinatori di dipartimento (materie umanistiche, materie scientifiche, materie tecniche, ...);
  • coordinatori di classe;
  • responsabili di laboratorio;
  • attività di recupero e sportello;
  • corsi di recupero;
  • attività aggiuntive di insegnamento relative alle certificazioni (informatiche, linguistiche, ecc.);
  • supplenze a pagamento;
  • progetti esterni e/o extracurricolari;
  • attività per centri sportivi;
  • tutte le attività di orientamento degli studenti in entrata nella scuola ed in uscita (es. visite alla scuola, attività di “scuola aperta”, ecc.);
  • collaborazione e studio del POF (Piano dell’Offerta Formativa, diverso per ogni scuola) e dei regolamenti disciplinari e simili (es. regolamento per i laboratori).







  1. (*) è in continuo aumento il numero di allievi disabili, con disturbi specifici o psicopatologie dell'apprendimento (probabilmente sempre meno famiglie hanno la possibilità di inserire i casi più gravi in strutture adeguate, con personale specializzato). E' in continuo aumento il numero di allievi immigrati stranieri che pur non conoscendo la lingua italiana vengono inseriti nella stessa classe che spetta ai loro coetanei come se fossero già preparati.

 Sicuramente manca qualcosa e ci sono delle imprecisioni, pertanto chiunque voglia aiutarmi attraverso i commenti o un email a mauro.gardenal[chiocciola]gmail.com è benvenuto.

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